UNA STORIA DI SICUREZZA: SISTEMI INTEGRATI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO.

26 Mag UNA STORIA DI SICUREZZA: SISTEMI INTEGRATI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO.

Una storia di sicurezza: sistemi integrati per la protezione passiva dal fuoco

 

Luce e calore. Questo è il fuoco, un fenomeno chimico che ha cambiato le sorti dell’essere umano, favorendone la sua evoluzione milioni di anni fa.

Nell’antichità l’uomo, grazie al proprio ingegno, si avvicinò sempre di più al fuoco, imparò a conoscerlo, scoprì che poteva essere creato e ricreato e ne sfruttò tutti i benefici: era un elemento vitale per proteggersi dagli animali feroci, cuocere gli alimenti, riscaldarsi e far luce durante le notti fredde.

Gli uomini divennero sempre più forti, più capaci, più liberi.

Il fuoco è un elemento potente e misterioso tanto da essere entrato nei miti e nei rituali religiosi di tutte le popolazioni del mondo.

Riunisce e consolida i rapporti umani agevolando la socializzazione e la comunicazione.

Ma, al tempo stesso, sa essere molto pericoloso e un vero e proprio nemico della sicurezza dell’uomo.

Basti pensare ai numerosi e importanti danni che hanno provocato, e provocano tuttora, gli incendi.

 

1. PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA

L’uomo con il tempo ha imparato a difendersi dal fuoco.

Attivamente tramite l’intervento diretto o l’accensione di impianti (dispostivi allarmi, estintori..).

Passivamente cercando di comprendere il comportamento e la reazione dei materiali a contatto con il fuoco e creando dei sistemi protettivi in grado di ritardarne la propagazione per consentire l’evacuazione e la messa in sicurezza di persone e beni.

I sistemi protettivi entrano in funzione in modo indipendente, non appena le superfici e i materiali da proteggere prendono fuoco.

La resistenza al fuoco da parte degli elementi strutturali viene indicata in leggi e norme con l’acronimo REI seguito da un numero che indica la relativa durata minima in minuti del materiale di mantenere le proprie caratteristiche.

  • R = Resistenza
  • E = Elasticità
  • I = Isolamento

 
2. SISTEMI INTEGRATI PER LA PROTEZIONE PASSIVA

Per la protezione passiva si possono trovare in commercio vari prodotti (o sistemi protettivi):

VERNICI REATTIVE / INTUMESCENTI

Non appena il rivestimento viene “attaccato” dal fuoco, le vernici tramite un meccanismo chimico-fisico formano una barriera protettiva composta da una schiuma carboniosa di diversi centimetri.

Le dimensioni di ingombro sono ridotte al minimo e questo permette di lasciare inalterata la parte estetica. Il fatto di poter essere sovraverniciate ne va a esaltare l’aspetto attraverso colore e finitura e conferisce maggiore resistenza agli agenti atmosferici. Sono infine facili da applicare.

 

INTONACI ALLEGGERITI PASTOSI ANTINCENDIO

Utilizzati principalmente su supporti cementizi e metallici. A base di gesso/cemento con inerti di diverse tipologie come vermiculite, cellulosa e polistirene per alleggerirne il peso e aumentarne la massa.

Lo spessore protettivo da applicare viene determinato in base alla temperatura critica, alla struttura e, tramite il coefficiente di isolamento (specifico per ogni intonaco), si calcolerà il relativo spessore dell’isolante.

 

VERNICI IGNIFUGANTI o INTUMESCENTI

Intumescenza è quel meccanismo di difesa che viene applicato da quelle vernici che, una volta attaccate dal fuoco, si gonfiano e creano uno strato carbonioso che funge da isolamento termico e ritarda la propagazione del fuoco.

Altro meccanismo di difesa adottato dai sistemi vernicianti è quello di aumentare le caratteristiche ignifughe dei materiali per modificare la loro reazione al fuoco. Le vernici ignifughe tramite reazioni chimiche spengono le fiamme e ne limitano la propagazione.

  
 
3. IL MATERIALE: PROTAGONISTA ASSOLUTO NELLA SCELTA DELLA PROTEZIONE

In base al materiale cambia il sistema di protezione passivo utilizzato:

ACCIAIO. Materiale incombustibile ma anche un eccellente conduttore di calore in grado di adattarsi velocemente alle temperature dell’ambiente circostante. Le pitture intumescenti, gli intonaci spruzzati e i rivestimenti in lastre rallentano il processo di deformazione e la scelta del sistema più idoneo da utilizzare varia in base a molteplici aspetti come le condizioni ambientali, la resistenza, le esigenze architettoniche ed economiche.

LEGNO. Materiale altamente combustibile utilizzato nelle costruzioni in funzione strutturale, decorativa, di arredamento…

I rivestimenti protettivi per il legno sono le vernici ignifughe o intumescenti, intonaci spruzzati e rivestimenti in lastre. La scelta del sistema dipende da molti aspetti: esigenze estetiche, architettoniche, economiche, condizioni ambientali e la classe di reazione o resistenza al fuoco prescritta.

MURATURA. Struttura verticale portante o separante (muri divisori e di tamponamento). I primi per garantire la sicurezza al fuoco devono avere una buona resistenza meccanica, tenuta dei fumi e isolamento termico; i secondi solo la tenuta e l’isolamento.

Le vernici intumescenti e gli intonaci antincendio possono aumentarne la durata. La scelta viene fatta basandosi su fattori estetici e di adesione, ma anche la facilità di realizzazione e l’integrazione con gli impianti tecnologici.

LATERO CEMENTO, CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO.

Alta capacità di resistenza al fuoco ma la componente di acciaio li rende comunque elementi sensibili. La resistenza può essere incrementata dall’applicazione di vernici reattive o di intonaci antincendio alleggeriti.

Difficilmente sono soggette ad aggressioni meccaniche, ma più facilmente a quelle climatiche. È fondamentale eseguire un’applicazione corretta per garantire l’efficacia del sistema protettivo.

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